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MENSE SCOLASTICHE, OSPEDALIERE, AZIENDALI: QUANTO CIBO SI SPRECA DAVVERO PRIMA DI ESSERE SERVITO?

MENSE SCOLASTICHE, OSPEDALIERE, AZIENDALI: QUANTO CIBO SI SPRECA DAVVERO PRIMA DI ESSERE SERVITO?

MENSE SCOLASTICHE, OSPEDALIERE, AZIENDALI: QUANTO CIBO SI SPRECA DAVVERO PRIMA DI ESSERE SERVITO? 1200 627 MELFORM
Tra temperature sbagliate, trasporti non controllati e conservazione inefficiente, milioni di tonnellate di alimenti vengono buttati ogni anno. E il paradosso è che accade proprio nei luoghi che dovrebbero nutrire in modo sicuro e costante: mense scolastiche, ospedaliere, aziendali. In un’epoca in cui lo spreco alimentare è al centro di ogni strategia sostenibile, la catena del freddo è ancora troppo spesso l’anello debole. E i numeri parlano chiaro. Italia: Ogni anno vengono sprecate circa 210.000 tonnellate di alimenti nelle mense scolastiche, e almeno il 15% è causato da una conservazione e trasporto non ottimale: sono oltre 31.000 tonnellate di cibo perse nella sola filiera del freddo. Europa: Secondo la European Environment Agency 2023, ogni anno in UE si buttano 88 milioni di tonnellate di cibo. Il 20% è dovuto a errori nella catena del freddo (trasporto, stoccaggio, distribuzione): circa 17,6 milioni di tonnellate. Mondo: A livello globale, 500 milioni di tonnellate di cibo vengono perse ogni anno a causa di inefficienze nella refrigerazione, nel trasporto e nello stoccaggio. Lo spreco alimentare non è solo una questione etica, ma un problema ambientale, sociale ed economico. Per questo l’Obiettivo 12.3 dell’Agenda ONU 2030 stabilisce due traguardi precisi:
  • Dimezzare lo spreco alimentare pro capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori;
  • Ridurre le perdite alimentari lungo tutta la filiera produttiva e distributiva, incluse le fasi di raccolta, stoccaggio, trasporto e lavorazione.
Nel concreto, questo significa intervenire su tutte le cause di spreco, non solo sul piatto del consumatore finale, ma soprattutto nelle fasi a monte, dove lo spreco è spesso invisibile ma estremamente impattante. Secondo la FAO, infatti, oltre il 40% dello spreco alimentare globale avviene prima che il cibo arrivi sulle tavole, a causa di conservazione inadeguata, errori nella refrigerazione e trasporti inefficaci. Nel settore delle mense collettive (scuole, ospedali, aziende), questo si traduce in alimenti che perdono la catena del freddo, vengono buttati per motivi igienico-sanitari o non possono essere serviti perché deteriorati. Ridurre queste perdite significa tagliare emissioni di CO₂, risparmiare risorse e ridurre i costi, ma anche contribuire a sistemi alimentari più resilienti e giusti. Investire in soluzioni per una catena del freddo performante – come contenitori isotermici professionali – è uno dei modi più efficaci e immediati per allinearsi con l’SDG 12.3 e rispondere concretamente alle sfide globali del futuro. Una catena del freddo performante:
  • Mantiene intatte le proprietà nutrizionali degli alimenti
  • Riduce lo spreco fino al 30%
  • Evita contaminazioni e problemi igienico-sanitari
  • Abbassa i costi legati a smaltimento, riordini e interruzioni di servizio
  • Aiuta a rispettare normative sempre più stringenti
Per chi gestisce mense scolastiche, sanitarie o aziendali, è una leva strategica e ambientale. I contenitori isotermici MELFORM sono progettati per garantire il controllo termico anche nelle condizioni più sfidanti, offrendo:
  • Autonomia termica prolungata
  • Massima resistenza a sbalzi di temperatura
  • Materiali sicuri e durevoli
  • Compatibilità con il trasporto elettrico e sostenibile
Dai pasti scolastici alle diete ospedaliere: i contenitori MELFORM aiutano a ridurre lo spreco, migliorare l’efficienza e aumentare la sostenibilità della logistica alimentare. Se stai cercando soluzioni per ottimizzare la tua catena del freddo e contribuire alla sostenibilità del tuo servizio mensa, noi siamo pronti a supportarti. Contattaci e scopri la linea MELFORM per la ristorazione collettiva.